Nuova Chiesa ed Oratorio - Esterni
Il progetto è nato con l’intento, compiutamente architettonico, di fornire al quartiere degli spazi che permettano di recuperare valori di misura, calma riflessiva, riposante spazialità, relazioni umane e fraterne, calati nella frenesia del vivere contemporaneo.
Questi quindi i principi progettuali generatori del complesso: volumi architettonici semplici, chiari e riconoscibili, inseriti in una maglia planimetrica ortogonale scandita e leggibile in alzato tramite spazi aperti e porticati. Il fronte principale del complesso, su via Venezia, ne identifica subito la stratigrafia funzionale: il portico-vestibolo, l’aula dei fedeli, la “vela” che si innalza verso il presbiterio, il collegamento porticato tra la chiesa ed il corpo rettilineo dell’Oratorio con innesto ortogonale nell’ingresso quadrangolare di smistamento ai vari ambienti.
Il fronte principale del complesso, su via Venezia, ne identifica subito la stratigrafia funzionale: il portico-vestibolo, l’aula dei fedeli, la “vela” che si innalza verso il presbiterio, il collegamento porticato tra la chiesa ed il corpo rettilineo dell’Oratorio con innesto ortogonale nell’ingresso quadrangolare di smistamento ai vari ambienti.
L’uso dei materiali è in stretta relazione con gli intenti ed i principi costruttivi sopra descritti: il mattone a vista per le murature esterne e parte di quelle interne della chiesa (zona altare e presbiterio), che intende riferirsi alla qualità materica e cromatica di numerose cascine e corti della Brianza, ma anche alle chiese, pievi e chiostri tipiche dell’area milanese; il legno per le strutture di copertura, sia in orizzonta che in verticale, materiale “caldo” e ricco di storia, tipico di questa tradizione ed usato secondo la moderna tecnologia (legno lamellare); il rame naturale per le coperture, materiale millenario plasmato dall’uomo sino alla grande scala architettonica di chiese e palazzi; il cotto, la pietra ed il porfido, per le pavimentazioni, sia interne che esterne.
Il complesso dal punto di vista tecnico-costruttivo, è diviso in due elementi principali, chiari, ben distinti e leggibili, collegati tramite un porticato ad essi ortogonale: la chiesa e l’Oratorio.
Il fronte principale della Chiesa è caratterizzato da una larga fenditura ad arco, una sorta di grande portale sempre aperto che accoglie i fedeli e li guida verso l’ingresso; l’intento, oltre che pratico e funzionale, è quello di creare un elemento essenziale e simbolico, ben chiaro e visibile anche da lontano o passando lungo la strada.
Questi quindi i principi progettuali generatori del complesso: volumi architettonici semplici, chiari e riconoscibili, inseriti in una maglia planimetrica ortogonale scandita e leggibile in alzato tramite spazi aperti e porticati. Il fronte principale del complesso, su via Venezia, ne identifica subito la stratigrafia funzionale: il portico-vestibolo, l’aula dei fedeli, la “vela” che si innalza verso il presbiterio, il collegamento porticato tra la chiesa ed il corpo rettilineo dell’Oratorio con innesto ortogonale nell’ingresso quadrangolare di smistamento ai vari ambienti.
Il fronte principale del complesso, su via Venezia, ne identifica subito la stratigrafia funzionale: il portico-vestibolo, l’aula dei fedeli, la “vela” che si innalza verso il presbiterio, il collegamento porticato tra la chiesa ed il corpo rettilineo dell’Oratorio con innesto ortogonale nell’ingresso quadrangolare di smistamento ai vari ambienti.
L’uso dei materiali è in stretta relazione con gli intenti ed i principi costruttivi sopra descritti: il mattone a vista per le murature esterne e parte di quelle interne della chiesa (zona altare e presbiterio), che intende riferirsi alla qualità materica e cromatica di numerose cascine e corti della Brianza, ma anche alle chiese, pievi e chiostri tipiche dell’area milanese; il legno per le strutture di copertura, sia in orizzonta che in verticale, materiale “caldo” e ricco di storia, tipico di questa tradizione ed usato secondo la moderna tecnologia (legno lamellare); il rame naturale per le coperture, materiale millenario plasmato dall’uomo sino alla grande scala architettonica di chiese e palazzi; il cotto, la pietra ed il porfido, per le pavimentazioni, sia interne che esterne.
Il complesso dal punto di vista tecnico-costruttivo, è diviso in due elementi principali, chiari, ben distinti e leggibili, collegati tramite un porticato ad essi ortogonale: la chiesa e l’Oratorio.
Il fronte principale della Chiesa è caratterizzato da una larga fenditura ad arco, una sorta di grande portale sempre aperto che accoglie i fedeli e li guida verso l’ingresso; l’intento, oltre che pratico e funzionale, è quello di creare un elemento essenziale e simbolico, ben chiaro e visibile anche da lontano o passando lungo la strada.